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GENERATORE
AM-FM
Mod. AF 1065




ì




TECNICA ELETTRONICA SYSTEM
Museo virtuale della radio e catalogo internazionale delle radio d'epoca

www.radiomuseum.org
GENERATORE
AM-FM
Mod. AF 1065




Museo virtuale della radio e catalogo internazionale delle radio d'epoca
www.radiomuseum.org




TECNICA ELETTRONICA SYSTEM
MILANO. Via Mo8cova 40/7 . Tel. 66.73.26 65.08.84
.
~


Stampato dalle Industrie Grafiche Luigi Rosio - Milano
GENERATORE
AM-FM
Mod. AF 1065




GENERALIT A'


L'importanza delle operazioni di alline,am,ento e taratura
cresce in ragione diretta con l'evoluzione dei metodi pro.
duttivi dell'industria elettronica ,e, in un 'certo senso, il per-
fezionamento degli strumenti di taratura precede e stimola
queMo delJa !produzione.
Il Generatore AM - FM Mod. AF 1065 studiato e realizzato
dalla TES, risponde pienamente a 'tale assunto. Esso è do-
tato di p'articolari costruttivi c,he 'per l'originalità ,delle so-
luzioni circuitali e meccaniche, si 'pone iSU di un 'piano di
al,ta ,classe ,conservando un prezz,o di larga accessibi'}ità.
Nello studio è stato tenuto conto di ogni requisito avente
attinenza 'con l'uso pratico: rapidità nella manovra ,dei co-
m,andi, loro razionale distr,ibuzione ,sul pannello, ,semplifi-
cazione nel passaggio dai 'segna~li AM ai segna,}'i F'M, nel-
l'us_o delle fre!quenze di modulazione e nelle va,rie letture
strumentali commutabili a pulsanti, per altrettante scale
distinte del quadrante del microamperometro.
Di costruzione compa1ta, ,il Generaltore AF 1065 si di,stin-
gue per la 'sua grande stabilità, sia per quanto riguarda la
pre'cisione delle fre'quenie, sia per l'esatta v,alutazione del-
l'ampiezza dei 'segnali. Tutti i comandi, realizzati con com-
ponenti e materiali di alta scelta, sono a 'prova ,di usura.


3
.



li Generatore emette segnali AM ,compresi fra 140 KHz e
45 MHz in sei gamme e segnali FM su due gamme, da 9,5
a 12 e da 85 allO MHz. Dispone di modulazione AM alla
frequenza di 400 Hz, con regolazione ,della profondità da
O al 50%; di modulazione FM alla frequenza di 1000 Hz,
con devi,azione regolabile da O a :!: 50 KHz. Inoltre può ac-
cogliere segnali di modulazione esterna tanto in AM che
in FM.
Per le frequenze compre!Je n e,lIa banda FM il 'segnale RF
generato può essere mo,dulato in AM o in F,M separatamente
oppure con modulazione simultanea AM + FM.
L'attenuatore è regolabile a scatti, con 5 ,salti di 20 dB
ciascuno, ed in modo lineare e continuo da O 'a 20 ,dB. Quel-
lo a scatti contenuto in una fusione di alluminio con scom-
parti ricavati nel pieno, ha un 'impedenza d'uscita di
75 O~'m. L'ampiezza masso del ,segnale d'uscita a RF è di
100 mV effica,ci a c'ircuito aperto.
Per la sua £lessibilità di impiego il Generatore si presta
tanto per misur,e di laboratorio, che com,e 'campione di ta.
ratura al termine ,di catene di montaggio. Le ridotte dimen-
sioni e la completa funzionalità conferiscono allo strumen-
to le più eccellenti doti di a,d,a:ttabilità, qualunque possa
essere l'importanza e la mole del lavoro da compiere.




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.



CARATTERISTICHE TECNICHE

Gamma di frequenza AM . . da 140 KHz a 45 MHz in 6 gamme
gamma MF AM allargata
Gamma di frequenza FM . . 9,5 -+- 12 -
85 -+- 110 MHz
Precisionein frequenza. . . entro:ì: I %
Segnale d'uscita.
RF . . . masso V erI. (circuitoa,perto)
0,1
regolahie da 0,1 {J.V a 0,1 V
Impedenza
d'uscita. . . . 75Ohm:ì: IO %
Attenuatore a scatti. . . . 5 scattida 20 dB, ta:rato {J.V
in
precisione ,entro 2 dB
Attenuatore lineare. . . . regola,bile Oa 20 dB
da
tarato in {J.V, lettum sullo stru-
mento,
pl'ecisione entro I dB
Possibilità di modulazione. . AM - FM - AM + FM
Modulazione
AM. . . . . fl'equenza Hz :ì: 5 %
400
profondità regoJ,abile da O al 50%
pl'ecisione entl'O :ì: IO %
Modulazione FM . . . . . frequenza 1000 Hz:ì: 5%
dev,iazione ,regoloda O a :ì: 50 KHz
precisione ~F entro :ì: 20 %
Modulazioni
esterne. . . . per fl'equen~e 30 Hz a 15 KHz
da
profondità e ~F indicate dallo
stromento
Valvole e diodi ilnpiegati . . OA2 - ECL82 - ECF80 -
ECC85 .
ECC88 - 2) EF95 . OAI59 - OA85
- 2) TV8.
Alimentazione.. . . . . rete200
V 50Hz
Dimensioni. . . . . . . 400 160 235
x x mm.
Peso o . o o o o o o o Kg. IO cmca.




DESCRIZIONE DEL CIRCUITO

Le parti costitutive del Generatore modo AF 1065 sono:
l Alimentatore;
2 O,scillatori a BF, ~ispeUivamente a 400 e a 1000 Hz per
le note di modulazione AM ed FM;

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.



1. OfJ:cillatore a 6 gamme per le frequenze radio AM;
l Oscillatore a 2 gamme per le frequenze radio FM;
l Circuito separatore catodico;
] Mo.dulatore AM (2° separatore);
l Circuito modulatore FM realizzato con diodi ({ varica'p » ;
l Ci'rcuito livellatore della tensione d'uscita a RF.

Il ,circuito di alim,entazione 'preleva la corrente dalla rete
mediante un trasformatore con primario 220 Y. L'alta ten-
sione, rettificata da due diodi al silieio ti,po TY,S e spianata
da una cella di filtro RC, è stabilizzata. La stabilizzazione
è ottenuta dalla 'combinazione di una valvola tipo EICLS2 e
da una OA2. Mentre quest'ultima determina la tensione di
riferimento, il 'pentodo contenuto nella ECLS2 funziona co-
m,e relgofatore in ,serie e il triodo c()m~ amplif. DC. La ten-
sione di polarizzaz,ione di griglia della sezione triodo
ElìL82 è infatti prelevata, mediante potenziometro re'golato
in 1aratura, dal catodo dell'unità pentodo. La ,sta,bilizza-
zione risulta efficace e indipendente, entro i più ampi li-
miti, dalle variazioni della tensione di rete.
l due segnali di modulazione 'per le frequenze AM ed FM
sono ottenuti con due diversi circuiti, serviti ,ciascuno da
una delle due unità trio do della valvola ECCS5. li primo
oscillatore funziona secondo il tipico schema RC a s£a,sa-
mento, generando un segnale di modulazione a 40.0 Hz, J'al-
tro, per la nota a 1000 Hz del,generatore FM, si vale di un
circuito oscillatore LC.
T,anto l'oscillatore a 400 Hz, come quello a 1000 Hz pos-
sono essere usati per modulare la portante in ampiezza ,e in
frequenza, o in ampiezza e frequenza insieme.
L'oscillatore per le frequenze AM, da 140 KHz a 45 MHz,
è costituito da una 'sezione triodo di una valvola ECC8S,
Eunzionante ,com,e ,circuito Hartley, con una serie di indut-
tanze commutalbili Ira catodo e griglia, per le 6 gamme di
frequenza.

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.


Per le due gamme FM, inserite a commutazione, funzio-
na come o,scillator,e Colpits la seconda unità del doppio trio-
do ECC88. Il comando di sintonia è affidato 'a due conden-
s8tori v,ariabili, uno sul circuito AM e l'altro ,sul circuito
FM, calettati su di un uni,co 'asse, con regolazione a demolti-
p'lica e quadrante direttamente tarato in frequenza per le
sei gamme A:M ,e 'per le due FM.
Un circuito livellatol'e è inserito sull'anodica ,che alimen-
ta i due o,scillatori a RF. Esso ha la funzione di condizio-
nare Ja tensione sugli anodi delle valvole osciilatrici, in rap-
porto inverso all'ampiezza ,del segnale RF generato. ,Su tutte
le gamme, la variazione ,di frequenza dovuta al condensa-
tore val1ia,bile di sintonia, avviene senza eccessive variazioni
della tensione d'uscita a RF.
Questa funzione di 1ivellamento è affidata ad una valvola
Fl~F80, la ,cui unità pentodo 'ri,ceve i~ griglia una ten,sione
continua ottenuta dalla rivelazione del segnale d'uscita a
RY, a,£fidata a un dio,do OA159 e prelevata ,dalla prima
EY95. ~,
La tensione continua, di segno positivo e proporzion,ale
all'ampiezza del ,segnale a RF, è appli,cata alla 'griglia del
p,entodo ECF80. La sua tensione di placca varia quindi col
potenzia,le po'sitivo di grigli,a, un aumento di tensione ,posi.
tiva in gr,iglia 'causerà una diminuzione di tensione in plac-
ca e quindi, ,su un 'impedenza più bassa, si avrà un ab,ba,ssa-
mento di tensione sul ,catodo dell'unità triodo 'con conse-
guente diminuzione di anodica aH'o'scillatore.
Il funziona;m,ento di uno o dell',altro oscillatore a RF è
ottenuto per commutazione deUa tensione ano dica, tensio-
ne che viene interrotta sul circuito dell'oscillatore escluso.
IL 'segnale fornito dall'oscillatore in'cluso viene trasmesso
alla griglia ,di una valvola EF95 ch,e funziona come sepa-
ratore 'catodico. E' dovuta alla 'pre,senza di questo stadio
separatore la 'po,ssi'bilità di valersi di un circuito a ,bassa
impedenza per la regolazione fine della tensione d'uscita
a RF. Infatti, il potenziometro per la regolazione fine del-
!'uscita ,è inse'rito sul ,catodo della E,F95.


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.



E' d,a questo punto, cioè dal cursore di tale ;potenziome-
tro, che si raggiunge la griglia di una seconda valvola EF95,
funzionante come l;Ilodulatri,ce e come seconda separazione,
sulla 'quale è applicato anche il segnale di BF per la modu-
lazione di 'ampiezza. Caratteristica del cir,cuito è di impe-
dire un'azione a ritroso del segnale di BF ,e ,di I1idurre a va-
lori trascurabili la mo,dulazione in,cidentale di frequenza
sulla modulazione di ampiezza.
l:ome si può intuire, si tratta di un 'particolare schem,a-
tico di notevole importanza, ,considerando che il generatore
deve funzionare a un ,dato momento con entrambe le mo-
dulazioni di ampiezza e di frequenza.
Al controllo dell'ampiezza della tensione a RF ,e'mess,a
dai due oscillatori provvede anche una tensione rivelata con
un diodo OA159 e prelevata dal Icatodo ,della rprima val-
vola EF95.
l:ome accennato precedentemente, 1a seconda EF95 fun-
ziona 'come modulatrice di griglia, mentre il cari,co è costi-
tuito ,dall'attenuatore ,che, a scatti di 20 dB cia'scuno, 8:t-
tenua il segnale d'uscita RF.
Due ,dio,di del tipo « V ari'cap » BAI02, fra loro in oppo-
sizione e, ,attraverso due 'c8:pa,cità ,in serie, co'1Jegate in pa-
rallelo al cireuito oscillante del generatore Co1pits per le
gamme FM, vengono eccitati da una tensione a bassa fre-
quenza di 1000 Hz che si sovrappone alla loro tensione di
pol8:rizzazione. La conseguente v,ar,iazione di 'capacità dei
diodi « Varicap » determina la va,riazione di frequenza del-
l'oscillatore FM con una deviazione di :!: 50 KHz.
l:ompleta il generatore uno strumento che una ta,stiera di
pulsanti commuta su tre funzioni di misuI1a. Il primo pul-
sante in ,alto inserisce il volto'metro sull'uscita a RF, prima
del1'attenuatore a scatti. Lo strum,ento indica la tensione
a HF presente 'all'ingre,sso dell'attenuatore, ten,sione che cor-
risponde a quella disponibile :sul bocchettone d'uscita a
circuito aperto. Quando il circuito d'uscita è chiuso sulla
sua impedenza caratteristica di 75 Ohm, la tensione e,ffet-
tiva a RF sarà elsattamente 1a metà di qu,ella indica1a. Il

8
.


se,condo pulsante inseri'sce la misura ,della tensione di mo-
dulazione a BF e ne indica la IpeI'centuale; il terzo 'indica
J il AF. Anche nel caso in ,cui veng,anousati segnali esterni
di modulazione, lo strumento misura sia la loro percentuale
che il AF.
L'ultimo pulsante in basso è l'interruttore di rete.




DISPOSIZIONE DEI COMANDI SUL PANNELLO


Commutatore di gamma FM: si trova in alto, a sini-
stra del pannello frontale. Nelle prime due Iposizioni ven-
gono rispettivamente inserite le gamme 9,5+12 ,e 85+110
MHz, nella terza posizione il generatore viene predisposto
per funzionare in AM.
Commutatore delle gamme AM: que,sto Ico,mando, si.
tuato in basso a sinistra, inserisce 'con sei scatti le 6 gamme
"AM, da 140 KHz a 45 MHz. La gamma corriJspondente alla
MF 'per la £r,equenza AM è allargata per facilita're un più
preciso allineamento dei relativi circuiti.

Comando della sintonia FREQUENCY: è il comando
con cui viene scelta l'esatta frequenza richiesta p,er cia,scuna
delle gamme AM ed FM. L'alto rapporto di demoltiJplica
consente la fine selezione della frequenza pI'escelta, leggi-
bile 'sull'a,mpio quadrante direttamente tarato in .fre.quenza.

Attenuator~ I,1V OUTPUT: la funzione dell'attenuatore
è divisa in due comandi distinti: uno a scatti (5 da 20 dB
ciascuno, taTati in 1,1 ,ed uno a regoJazione lineare fine da
V)
O a 20 ,dB, pure tarato in 1,1
V.
% MOD. e AF: due comandi disposti in ,basso, fra l'at.
tenuatore linear,e ed il bocchettone d'u,scita RF OUT,PUT,
servono ri,spettivamente ,alla regolazione del AF e della per-

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.


centuale di modulazione. Questi due 'comandi, se ruotati com-
pletamente a ,sinistra (senso antiorario) fino oltre lo scatto
EXT. MOD., Iprooispongono il generatore a ricevere ,i se-
gnali ,di mo,dulazione esterna.

Strumento indicatore: lo strumento indicatore è un mi-
croamperom,etro da 50 (J.A con quadl1ante a tre scale, predi-
sposto per la misura della tensione a RF prBsente all'ingres-
so dell'attenuatore, 'per la misura della peroentuale di 'mo-
dulaz,ione e per ,la misura del AF.

Commutatore a pulsanti: i primi tr,e pulsanti servono a
commutare lo strumento indioatore sui tre punti di lettura
contraddistinti dai 'segni RF - MOD. - AF. II 'quarto pul-
sante è l'i'nterruttore rete L1NE, la sua posizione di acceso o
spento è indi,cata dalla sottostante lampadina spia.

Collegamenti sul retro dello strumento: sulla 'parte po-
steriore del generatore vi è un piccolo p,annel:lo recante la
presa rete, vas,ohetla ricetta,colo a passo luce, 'con massa al
centro, il portafusibile di protezione FUSE per fus;ibili
(255 x 20 e due prese per connettori BN!C per l'ingresso dei
segnali di modulazione esterna EXT. MOD. AM ed FM.




lSTRUZI.ONl PER L'USO


Funzionamento ed uso dei comandi. Lo strumento è
predispo,sto per funzionare su tensione di rete a 220 V. Per
aocendere lo strumento si preme il tasto LIN'E. La lampa-
dina spia indica lo stato di funzionamento. ~rima di effet-
tuare ,le misure si deve lasciare passare il tempo necessario
alla .gta'bilizzazione termica delle valvole (circa 1 minuto).
Dovendo ese,guire operazioni di allineamento e taratura
su frequenz,e AM si sposta il commutatore FM 1-2 A'M in


lO
.


posizione AM. Quindi ,si sceglie la gamma di fre'quenza de-
siderata, agendo sul com,mutatore di gamma AM. Per ope-
rare con le frequenz,e FM, basta riportare il co,mmutatore su
l o su 2 a seconda della gamma ,di frequenza F'M de,s,iderata.
Tutte le funzioni del generatore in FM (gamme, sca1e di
frequenza sul quadrante, scala AF dello strumento, re'gola-
zione del AF e tasto AF) sono segnate in TOSSO.
Volendo .leggere la tensione d'uscita, si preme il tasto RF
e si moltiplica la lettura fatta sullo ,strumento per la cifra
segnata dalla posizione del moltiplicator,e (.L OUT,PUT.
V
La regolazione fine della tensione d'uscita a RF gi ottiene
manovrando il ,comando (.LV OUT,PUT.
Per leggere la percentuale di mo,du1azione ,si preme il ta-
sto MOD. Per rego.lare la percentuale di modulazione si
agisce sul bottone % MOD.
Per leggere il valore di AF si 'preme il tasto AF, ,per rego-
larne il valore si agisce ,sul bottone AF.
Come ab,biamo accennato nel capitolo « Disposizioni dei
comandi ,sul 'pannello », i coman,di AF e % MOD., girati in
senso antiorario fino oltre lo scatto EXT. MOD., predispon-
gono il generatore a ricevere i segnali di modulazione e'ster-
na, rispettivam,ente in AM e in FM. I bo,cchettoni d'ingres-
so dei sBgnali di modulazione esterna sono situati sul pic-
colo pannello disposto sul retro dello strumento e ,contras-
segnati nell'ordine EXT. ,MOD. AM, FM.
Anche 'per i segnali di mo,du1azione provenienti ,daU'e-
sterno, il generatore indica tanto là 'percentuale come il AF.
~i ricorda che il voltometro a RF segna la tensione di in-
gresso all'attenuatore. Quindi, la tensione letta equi,vale alla
tensione presente 'sul bocchettone d'uscita, ,soltanto 'se l'us,ci-
ta non è caricata dall'imp'Bdenza del circuito este,rno. Quan-
do viene ap'pli'cato il carico d'impedenza carat'teristi,co (75
Uhm), la tensione d'uscita sarà uguale alla metà di quella
letta sullo strumento.

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ISTRUZIONI PER L'ALLINEAMENTO

DI RICEVITORI FM e AM


Il Generatore Mod. AF 1065 rappresenta quanto di più
aggiornato sia stato raggiunto nella tecnica dell'allineam,en-
to dei circui1i ,a media ed alta frequenza di radiori'cevitori a
modulazione di frequenza e d'ampiezza. Esso possiede tutte
le prerogative richie,ste dai più l'ecenti me10,di di 1aratura,
basati su di una maggiore rapidità ,di operazioni e su risul-
tati più precisi.
Lo s1rumento deve essere usato insieme ad un ,buon oscil-
lografo e a tale scopo, 'consi,gliamo l'oscilloscopio TES
Mod. O 366, le cui earatteristiche consentono le più ampie
pr,estazioni, ben oltre quelle ri,c,hieste dall'allineamento di
radiori,cevitori FM - AM.
Molto utili potranno risultare anche il Misu,ratore d'us,ci
ta MU 964 e il Generatore di BF G 1165. Con questi 'quat
tro strum,enti un laboratol1io dispone di una utile ed effi-
ciente attrezzatura adatta ad o'gni fase di lavoro.
Per l'impiego del Generatore AF 1065 nei collaudi AM
non riteniamo necessarie parti,colari istruzioni, e,ssendolar-
gamente noto il procedimento. P,er quanto coneerne invece
i ricevitori FM, l'allineamento richiede quaLche indicazione
data la nuova classifi,cazione dello strumento. Infatti il
Gene~atore AF 1065 non è uno sweep munito di rela:tivi
markers, ma un generatore mo,dulato in frequenza, ,cos
come la stessa emittente F1\1, con in più la possibilità ,della
contemporanea modulazione d'ampiezza.
Il proeedimen10 Cl)rretto prevede il seguente ordine di
op,erazioni :
l° - Controllo IF del descrimin,atore;
2a . Controllo IF del limitatore;
3° . Controllo RF.
Si applica il segnale ,allo stadio discriminatore acco,ppian
dosi nel mo,do più adatto, sia in rapporto alle ,caratteristi.

12
.



che del ricevito,re, sia per non alterare i valori di ,impeden-
za del circuito d'uscita 'con il colle'gamento ,del cavo al cir-
cuito sotto tararnra.
Si regola il AF d'ugcita del generatore per 25 KHz, quindj
si porta la frequenza a 10,7 MHz (oppure ad un altro va-
lore ,di IF stabilito dal radio,costruttore).
Si connette l'oscilloscopio ,sul secondario del tras£orma-
tore ,d'uscita a BF del rioevitore e, 'per ev,itare noio,si segnali
acustici, !Ji distacc,a la bobina mobile dell'altopal'lante so-
stituendola con una resistenza di valore ohmmico eguale a
quella dell'impedenza della bo,bina mobile. Il volume del
ricevitore si l'egola a circa 2/3 della corsa totale ,del poten-
ziometro relativo.
A questo punto apparirà sull'oscilloscopio una ,serie di
sinusoidi (1000 Hz). Si regoli l'a,sse dei tem'pi ,dell'oscillo-
-
scopio in modo da contare 5 6 sinusoidi.
La sensibilità dell'oscill08copio ,e l'uscita a RF del ,gene-
ratore si regolano in modo da av,ere sullo schermo un 'im-
magine di ,circa 4 cm di ampiezza verticale. Si o'sservi ora
che dette sinusoidi si pre,sentino il più possibile indigtorte e
simmetriche, che subi,scano cioè eguale deviazion,e sia in
senso positivo che in senso negativo rispetto alla linea zero
(asgenza di ,segnale).
Agendo sui nuclei o sui trimmers si ,cerchi di otitenere la
magsima tensione a BF ,sull'oscilloscopio ,con la più bassa
tensione d'uscita RF del generator~.
Terminata questa operazione, si trasferisce l'uscita RF
del generatore, ,sempre a 10,7 MHz (od altra IF ,del ricevi-
tore), alI'ingres,so dell' am pli£ica'tore di IF, subito ,do'po lo
stadio convertitore. Quindi si ripetono ,le opel'azioni prece-
dentemente descritte, regolando nuclei o trimmers degli
stadi IF, e attenuando il segnale del generatore per avere
8ull'oscilloscopio le sinusoidi di conveniente am'piezza.
Terminata questa operazione, consistente nel consegui-
mento della massima uscita in BF con il minimo segnale
HY, i circuiti IF sono tarati.

13
Per controllare l'azione ,degli stadi limita tori si moduli
ora il generatore in AM al 30 % di modulazione a 400 Hz,
mentre la FM è a 1000 Hz. Le sinusoidi osservate in prece
denza a'ppariranno ora ondulate e ;l'ondulazione sarà tanto
più pronunc,iata quanto minore sarà l'effetto dei limitatori.
L'ondulazione dovrà gradatamente diminuire fino a scom
parire aumentando la tensione d'uscita RF del generatore.
Il livello al quale scompare l'ondulazione corris'ponde ,col
livello necessario del segnale all'ingresso della IF per otte-
nere una ricezione ,senza ,disturbi. Sarà ulteriormente possi-
bile migliorare questo ra'pporto con una regolazione più
fine del discriminatore.
Per un confronto di ciò che si nota sullo schermo del-
l'oscillo,scopio, si reinserisca la bobina mobile dell'altopar-
lante. Si udranno due note ben distinte: una a 400 e l'altra
a 1000 Hz. Con una buona taratUI'a, deve ,scomparire la
,modulazione a 400 Hz, cosa r,esa fa,cile d,alla ,grande capa-
cità dell'ore'cchio, ,di avvertire anche la minima presenza
della modulazione a 400 Hz.
L'optimum di un buon allineamento si ha 'quando questa
condizione sia raggiunta con la minima tensione a RF pos-
sibile.
Una volta allineati i circuiti IF, si passerà a quelli a RF,
spostando il ,collega,m,ento ,d'uscita del generatore. La tara-
tura si ottiene regolando nuclei o trimmers per la ma,ssima
tensione d'uscita.
La misura della sensibilità totale del ricevitore è data
dalla tensione necessaria all'entrata per ottenere in u's,cita
a HF la potenza indicata dal costruttore. Se non si di,spone
di un misuratore della po'lenza d'uscita, si terrà 'conto ,della
tensione ai ca'pi ,della bobina mobile e, nota la sua impe-
denza si può stabilire la potenza d'u'scita.




14
.



.IJfANUTENZIONE


Tutti i componenti impiegati nel Generato-re AF 1065 han-
no caratteristic:he di funzionamento con ampi margini di
si,curezza.
In caso di guasti accidentali, si tenga presente che la even-
tuale sostituzione di qualche valvola non comporta varia-
zioni a'pprezzabili alle caratteristiche circuita:li, ad ecce-
zione di V5, che è la valvola oscillatrice. La sua sostituzione
rende neoessaria la verifica ,della precisione di frequenza
del generatore. In tale evenienza si teng,a pre,sente che ogni
gamma ha una propria regolazione mediante nucLeo in
iierrite.
La tensione d'uscita a RF, la percentuale di modulaz,ione
AM e il AF letti sul voltmetro sono controllati dai rirspettivi
reostati collegati in serie: il segnaLe a RF per il fondo sca-
la; la percentuale di modulazione AM per il 50% e il AF
per 50 KHz. Se non si di,spone dei mezzi neces'sari per la
verifica e l'eventuale correzione, si ,sconsiglia in modo asso-
luto ogni intervento sulle relative re'golazioni.
Se dovessero verificarsi guasti nel circuito di alimenta-
zione, una volta rimosse le cause, controllare ,che la ten-
sione positiva ,stabilizzata sia di 180 V. Occorrendo, si re-
goli il potenziometro da 100 KOhm il cui cursore, attra-
verso una resistenza da 270 KOhm, raggiunge la griglia del
triodo di VI (ECL82).
Allo scopo di assicurarsi dell'integrità funzionale dell'at-
tenuatore è opportuno controllaTe saltuariamen:te l'uscita
del segnale RF. E' infatti 'po'ssibile ch,e, collegando l'uscita
RF all'apparecchio sotto collaudo, per errore o per contatti
acci,dentali, si introducano nell'attenuatore tensioni tali da
danne~giare le resistenze che sono a ba,ssa dissipazione
(1./8 di W).
Il controllo può aver luogo anche ,con un ohmmetro col-
legato all'uscita; se ad ogni posizione dell'attenuatore non

15
.



si legge una resistenza di 75 Ohm ::!:: lO %, significa che
qualche resistenza è stata danneg,giata o inte'rrotia.
Sul catodo ,del pentodo V 4 è possibile effettuare la regola-
zione della tensione d'uscita a RF, ,mediante il potenzio-
metro 'd,a 5 KOhm. La giusta posizione si ha quando la ten-
sjone d'uscita supera, su ogni frequenza generata, la massima
tension,e r,j,chiesta a fondo ~,cala ,dello strumento a RF e, nel
contempo, non dia lugo ad e'ccessive vari'azioni di a'mpiezza
al variare della frequenza. Il limite giusto si ha quando, nel-
l'intera gamma coperta dal 'generatore, il punto riscontrato
a tension,e ,più bassa ri,sulti di un 5 % supel1iore alla ten-
sione di fondo scala.




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